Prezzo Olio Extravergine d’Oliva: Nuove Sfide nel Mercato Globale

da Mar 15, 2024Curiosità e Notizie su Olio D'Oliva0 commenti

Il prezzo dell’olio extravergine d’oliva ha fatto molto discutere negli ultimi anni: ci troviamo attualmente in una fase complessa con incremento dei costi in tutte le fasi della catena di approvvigionamento. Questa situazione, se da un lato può essere positiva per i produttori agricoli, dall’altro solleva dubbi sulla stabilità del sistema e sui livelli di consumo. Inoltre, l’aumento dei costi non sempre si traduce in profitti soddisfacenti nonostante i livelli attuali dei prezzi. Diamo un’occhiata più da vicino.

Il prezzo dell’olio extravergine d’oliva: la Produzione Globale

Le stime più recenti della Commissione Europea indicano che la produzione mondiale di olio d’oliva potrebbe raggiungere il suo livello più basso degli ultimi dieci anni, nonostante un modesto aumento in Spagna e Italia. Secondo le valutazioni dell’Ismea , l’andamento sembra inclinarsi verso una situazione più favorevole rispetto alle prime stime fatte a novembre. Nonostante l’Italia possa superare le 300 mila tonnellate, le disponibilità globali sembrano rimanere intorno ai 2,4 milioni di tonnellate. Questa flessione è principalmente attribuibile ai Paesi al di fuori dell’Unione Europea (-14%), come la Turchia che registra una diminuzione del 45%.

All’interno dell’UE, le nuove stime italiane potrebbero portare a una leggera crescita, ma si attende l’aggiornamento dei dati spagnoli fermi a 767 mila tonnellate (+15%), mentre la Grecia continua a registrare una diminuzione del 49%. In questo contesto, la scarsità di prodotto si ripropone, causando un costante aumento dei prezzi di produzione.

In Italia le giacenze di Evo a fine dicembre continuano a rimanere basse: secondo Frantoio Italia – report numero 1 del 2024 – al 31 dicembre 2023 erano appena 176.029 tonnellate, contro le 234.649 del 31 dicembre 2022 (-25%).

Il Trend dei Prezzi

Nel novembre scorso sembrava che i prezzi si fossero stabilizzati, con molte aspettative riguardo a una diminuzione delle quotazioni grazie alla piena operatività dei frantoi e alla previsione di una riduzione degli acquisti, specialmente nei canali della Grande Distribuzione Organizzata (GDO). Tuttavia, questa situazione è stata di breve durata e già a Dicembre 2023 l’Ismea ha registrato un aumento dei prezzi sia italiani che esteri. Il prezzo medio dell’olio evo italiano ha segnato record impensabili alla fine del 2023, superando i 9,55 euro al chilo a gennaio e febbraio 2024. In particolare, le zone settentrionali della Puglia hanno raggiunto i 9,70 euro al chilo. Anche in Calabria i prezzi si sono avvicinati ai 9,70 euro al chilo.

Con questo significativo aumento dei prezzi, vi sono due elementi sono da evidenziare: la riduzione della differenza di prezzo tra l’olio extravergine italiano e quello proveniente da altri competitor del Mediterraneo, e la diminuzione delle differenze di prezzo tra il prodotto convenzionale e quello biologico o DOP dello stesso territorio.

Questo aumento dei prezzi ha, inoltre, portato ad aumenti significativi anche nei prezzi al consumo, con un’accelerazione soprattutto nell’ultimo trimestre dell’anno, accompagnata da una diminuzione degli acquisti.

Nuove Opportunità 

Nonostante le sfide, questo periodo di turbolenza nei prezzi offre importanti spunti di riflessione. Mentre alcuni consumatori potrebbero essere riluttanti a spendere di più, altri potrebbero essere attratti dall’idea di avvicinarsi a prodotti considerati di nicchia o di fascia superiore, che per loro natura offrono una maggiore stabilità sia in termini produttivi che di prezzo. Questa potrebbe rappresentare un’opportunità sia per i produttori che per i consumatori interessati. Anche a livello internazionale, la domanda non è particolarmente favorevole.. Tuttavia, nei primi undici mesi del 2023, le esportazioni di olio di oliva hanno registrato un aumento, con un introito di 1,9 miliardi di euro (+12,4%). Allo stesso tempo, le importazioni sono diminuite del 28%, con una spesa di 2,2 miliardi di euro (+15%).

Questi dati evidenziano come il 2023 abbia segnato record assoluti in termini di valore sia per le importazioni che per le esportazioni (date un’occhiata a questo articolo per capire la situazione a Settembre 2023).  Non ci resta che attendere ulteriori risvolti e, nel frattempo, cogliere qualsiasi opportunità che offrono gli attuali trend di mercato.

Continuate a seguirci sui nostri canali social, Facebook e Instagram, per rimanere aggiornati!

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ti potrebbe interessare anche